Una storia straordinaria - Diego Galdino


Diego Galdino (classe 1971) vive a Roma, sua città natale.  
Ogni mattina Diego si alza, mentre la città ancora dorme, per aprire il bar dove tutti i giorni saluta i suoi clienti proponendo i caffè più fantasiosi della città. Con Una storia straordinaria l’autore fa il suo ingresso nel catalogo di Leggereditore.
Soprannominato dagli amici del suo locale il Cinderella della letteratura.
Autore di successo internazionale, è tradotto in otto paesi europei e anche in Sud America. Ha esordito con Il primo caffè del mattino, di cui sono stati venduti anche i diritti cinematografici in Germania, Mi arrivi come un sognoVorrei che l’amore avesse i tuoi occhiTi vedo per la prima voltaL’ultimo caffè della sera, tutti pubblicati con Sperling & Kupfer, mentre Bosco bianco, è stato auto pubblicato per una scelta di cuore.


Intervista all'autore


-  Ciao Diego, innanzitutto grazie per regalarmi un po’ del tuo tempo a chiacchierare di libri, scrittura e cinema, per i pochi che ancora non ti conoscono questo può̀ essere un modo per scoprire una bella persona oltre che uno scrittore di grandi qualità̀. 
Di te si sente parlare sempre più̀ spesso ormai, sei definito il Nicholas Sparks italiano, come vivi questa responsabilità̀? Ci sono altri scrittori a cui ti ispiri o che ami in particolar modo? 

Grazie a te per l'invito, è sempre un piacere chiacchierare con voi bookblogger.
Essere associato a Nicholas Sparks è senza dubbio lusinghiero, considerando che è tra i migliori al mondo.
Da sempre ho però una scrittrice di riferimento ed è Jane Austen. Il mio libro della vita è il suo Persuasione. Con la mia scrittura e le mie storie cerco, nel mio piccolo e con le dovute proporzioni, di rendere come faceva lei “leggendario l'ordinario”. 

- La tua biografia è molto interessante: fin da ragazzo hai lavorato nel bar di famiglia e, ancora oggi, nonostante i libri e il successo, ogni mattina sollevi quella serranda e prepari la colazione alla tua gente. Il “barista scrittore” o lo “scrittore barista”? Quale ordine preferisci utilizzare per parlare di te? 

Credo che il termine più giusto sia barista-scrittore, perché nel Bar io ci sono nato nel vero senso della parola, visto che a mia madre le si sono rotte le acque su quello stesso bancone dietro cui ancora oggi io preparo i caffè. La scrittura è arrivata molto dopo. 

 - Il tuo primo romanzo “Il primo caffè del mattino” è diventato un caso letterario, tradotto in otto paesi europei e addirittura in Sud America, e presto diventerà̀ un film. Ci vuoi parlare di questo progetto e di come hai vissuto la notizia? 

Per un grande appassionato di cinema come me credo che vedere tramutate in immagini le proprie parole scritte sia la sublimazione del sogno supremo. Per questo cerco di godermi ogni passo di questa affascinante avventura. Confrontarmi con gli sceneggiatori, sapere che un importante produttore straniero creda fortemente nella mia storia tanto da investirci tempo e denaro è davvero una soddisfazione immensa. Non dimenticherò mai la passeggiata di sera, a Trastevere, con lui che diceva a me e agli sceneggiatori..."Qui ci facciamo passare Massimo." (Massimo è il protagonista del primo romanzo ndr.)


- Il cinema è una tua grande passione, e nel tuo ultimo romanzo “Una storia straordinaria” sei riuscito a collocarlo in una posizione preminente, alla stregua dei due protagonisti. Ci racconti come nasce l’idea? 

L'idea nasce appunto dalla mia passione per il cinema ma anche un po’ da me, perché anch'io come i  protagonisti della mia storia ho l'abitudine di parlare usando le citazioni dei film. Ormai credo sia diventata una vera e propria patologia.

- La storia d’amore di Luca e Silvia è un bellissimo percorso incentrato intorno ai cinque sensi; quanto è importante, nella relazione tra un uomo e una donna, saper usare tutti i sensi? 

Ho sempre creduto che la cosa più importante nel vivere una storia d'amore sia godere appieno di ogni momento passato con la persona amata. Da questo punto di vista amo molto la filosofia coreana, dove un abbraccio non è mai solo un abbraccio e anche passeggiare sotto la pioggia con un solo ombrello può diventare un momento da ricordare per sempre. Per fare ciò penso sia necessario dare il giusto peso ai respiri, ai profumi, al tatto e così via... 

- I tuoi romanzi sono ambientati a Roma, la tua città, che non si limita a fare da sfondo, ma emerge prepotentemente in tutta la sua bellezza. Quanto c’è di personale nei luoghi che descrivi? 

Come dico sempre, Roma è il mio posto nel mondo, nelle mie storie mi piace mettere i luoghi che amo di più. Ogni luogo di cui parlo rappresenta per me qualcosa di importante.


- Ora una domanda un po’ più tecnica: ci spieghi come nasce un personaggio? Nella costruzione dei protagonisti e dei dialoghi, c’è sempre qualcosa di tuo o il personaggio prende vita autonomamente? 

Ovviamente molte cose nei miei personaggi mi appartengono, ma in realtà io non ho una tecnica di scrittura... Come dice Sean Connery nel film Scoprendo Forrester "Bisogna scrivere senza pensare perché la scrittura non è pensare è scrivere." 


- Ormai hai alle spalle diversi romanzi, ma immagino che il lancio di un nuovo testo sia sempre emozionante come la prima volta. Ci racconti come vivi questo momento? 

Sì, pensa che ancora oggi, quando rileggo quello che scrivo, mi capita di stupirmi che sia stato proprio io a scrivere una cosa così …posso dire “bella” senza rischiare di essere presuntuoso? È chiaro che non ci si abitua mai a questo tipo di emozioni, ogni volta è una sensazione nuova. 

- Ci puoi anticipare qualcosa sul tuo prossimo romanzo? 

Sto scrivendo una nuova storia, lo sto facendo con molta calma, perché credo che Una storia straordinaria meriti ancora tanta attenzione, quella che purtroppo non ha potuto avere uscendo una settimana prima dell'inizio della pandemia. Comunque la mia nuova storia sarà una via di mezzo tra Vacanze Romane, Kate & Leopold e l'Amarsi un pò di Claudio Amendola... Quindi ci sarà Roma, una principessa e un buco nello spazio temporale.

...E noi non vediamo l’ora di leggerlo!! 




UNA STORIA STRAORDINARIA

Trama:

Luca e Silvia sono due ragazzi come tanti che vivono vite normali, apparentemente distanti. Eppure ogni giorno si sfiorano, si ascoltano, si vedono. I sensi percepiscono la presenza dell’altro senza riconoscersi, fino a quando qualcosa interrompe il flusso costante della vita: Luca perde la vista e Silvia viene aggredita in un parcheggio. La loro vita, sconvolta, li porta a chiudersi in un’altra realtà e il destino sembra dimenticarsi di loro. Tuttavia, due anni dopo, la loro grande passione, il cinema, li fa incontrare per la prima volta e Luca e Silvia finiscono seduti uno accanto all’altra alla prima di un film d’amore. I due protagonisti, feriti dalle vicissitudini degli eventi passati, si ritrovano, così, loro malgrado, a vivere una storia fuori dall’ordinario. Ma l’amore può essere tanto potente da superare i confini dei nostri limiti e delle nostre paure? E il destino, quando trova due anime gemelle, riesce a farle rialzare e camminare insieme?
Un’intensa e romantica storia d’amore attraverso i cinque sensi, il cinema e una Roma piena di fascino e magia che rendono questa storia straordinaria.


Commento: 

Penso che l'autore non potesse trovare un titolo migliore per questo romanzo; questa è veramente una storia straordinaria, nel senso più letterale del termine. 
Ormai è noto che non sia propriamente un'amante dei romanzi rosa e delle storie romantiche, ma ho letto con piacere questo nuovo romanzo di Galdino, di cui avevo sentito parlare molto bene e che ha solleticato la mia curiosità. Ho scoperto una trama tutt'altro che banale, il racconto di una storia che sfonda l'ordinario e arriva dritta al cuore del lettore in un modo originale e coinvolgente.
I due protagonisti sono persone normali, un ragazzo e una ragazza come tanti, a cui il destino ha riservato un grande regalo: l'amore vero, quello puro, profondo e sincero. Ma come spesso accade, le cose belle sono le più difficili da ottenere, quelle che arrivano dopo sofferenze e paure. Lo sanno bene Silvia e Luca, che insieme riusciranno a dar luogo ad una storia fatta di coraggio, passione e tenerezza, superando gli ostacoli che la vita ha messo davanti ad entrambi. 
Ho apprezzato tantissimo l'idea di dedicare tutta la prima parte del romanzo ai cinque sensi, un modo originale per far emergere uno dei messaggi dell'opera, l'importanza di vivere i rapporti in maniera profonda e totalizzante. 
Presenza silenziosa ma imponente: Roma. La città eterna che fa da sfondo alle vicende dei protagonisti, anch'essa protagonista e testimone di un amore straordinario. 
Ma di cosa si è servito il destino per far incontrare due anime così speciali? Il cinema! E non poteva essere altrimenti, considerato che è una delle grandi passioni dell'autore stesso. Gli appassionati troveranno con piacere tantissimi riferimenti cinematografici, sempre ben inseriti e pertinenti, talvolta tesi a smorzare la tensione con un sorriso, altre ad esaltare il sentimento. 


Consigliato ai sognatori, a chi non ha mai smesso di credere nell'amore nonostante le delusioni, ma anche a chi ormai non ci crede più e ha bisogno di una spinta...



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