“… una donna di età indefinita, con una camicetta bianca di pizzo e un vistoso cammeo rosa legato a una massiccia catena d’oro, guarda dalla finestra che affaccia sul cortile interno, come in attesa di qualcuno. Giorgia le sorride, ma lei sparisce immediatamente dietro le tende. …”


SINOSSI


Colonna portante della nobile famiglia Mayo, Adelaide  vive a Chieti alla fine del 1800, ma mostra già la mentalità e la spregiudicatezza che le donne conquistarono lentamente solo da metà ‘900. 

Sentendosi libera di agire e pensare come desidera, insieme a fratelli e  amici, aderisce alla Carboneria gettandosi nella lotta. Nubile per scelta, non sente la necessità di avere un uomo accanto e continua a vivere godendo di tutti i privilegi che la sua posizione le offre. 

Intorno a lei lo scenario è intriso di amori proibiti, miseria e nobiltà, lotte politiche nella provincia abruzzese di due secoli fa. 

Protagonisti però, sono i personaggi che muovono la storia, e il senso di fratellanza che si rivela più forte di ogni vincolo di sangue, insieme alla passione politica e l’ideale sociale, che dona forza e senso di invincibilità. 

Tra i  personaggi principali spicca Manfredi, uomo bellissimo e di nobile casato, sposato con la splendida e dolce Isabella.

C’è anche suor Anna, che si unisce alle lotte carbonare e si innamora di Gianni; Ninetta, l’anziana popolana tacciata di stregoneria, ma provvidenziale con i suoi consigli e intrugli “magici”. 

E poi Ari, il grande amore di Adelaide, Giacinta e Giuseppe sposi tardivi, e Rebecca, la cugina invidiosa. 

Ricatti e ritorsioni dominano in tutta la narrazione mentre il popolo, dal basso della sua posizione, osserva e sparla. Non manca la componente sovrannaturale dove gli aiuti giungono anche grazie a qualche tocco di magia. 

Il romanzo si conclude con  il trionfo dell’amore, dopo una giornata apocalittica che si svolge proprio nel centro della città. 


COMMENTO 


Ho iniziato a leggere questo romanzo con qualche remora, con la solita titubanza di quando non conosco l’autore e, lo ammetto, anche di quando la copertina non mi cattura immediatamente. Messi da parte i preconcetti, ho scoperto un romanzo non solo avvincente, ma anche assolutamente moderno nonostante i fatti narrati risalgano a quasi due secoli fa. 

Ho apprezzato lo stile arguto della Ferrari, un ritmo incalzante che permette di seguire la vicenda e di sentirsi quasi all’interno della trama, e una scelta lessicale semplice che permette scorrevolezza e fluidità di lettura. 

Consigliato agli amanti degli intrighi, delle storie d’amore tormentate e delle passionarie lotte civili. 


L'AUTRICE


Antonella Ferrari è nata a Chieti, laureata in Giurisprudenza è stata Professore a Contratto presso L’Università G. D’Annunzio di Chieti. Ha già  pubblicato il romanzo autobiografico “Nessun Dolore” e nel 2018 “Un Amore di Città”.

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